Gastronomia

Ultima modifica 24 aprile 2021

E' l'occasione giusta per assaporare vecchie ricette lodigiane e per scoprire un territorio ricco d'arte e tradizione, bello per gli aspetti naturali che lo rendono unico in qualsiasi stagione.

Granone Lodigiano
Questa varietà di formaggio può essere considerata il capostipite dei grana. Vasta è la letteratura a riguardo (molte le testimonianze nel Medio Evo) dove emerge la primogenitura rispetto agli altri formaggi grana. Oggi conosciuto come Tipico Lodigiano è noto come il grana con la goccia per le lacrime di siero che permangono anche dopo mesi di stagionatura, ha rischiato di scomparire dal panorama caseario lombardo e nazionale.

E' grazie alla volontà di quattro amici, e titolari di altrettanti caseifici, che il grana lodigiano da pochissimi anni è uscito dalla memoria per riaffacciarsi sul mercato. Per far ciò i quattro amici hanno stilato un disciplinare e deciso un marchio da incidere sulla crosta: il quadrifoglio, così diffuso nei prati lodigiani.

La produzione del "Tipico Lodigiano" in questa giovane provincia lombarda, raggiunge solo il 10% della produzione della cooperativa (il resto della produzione è Grana Padano), ma i quattro auspicano di aumentare la produzione attraverso la conoscenza e l'apprezzamento di questo antico formaggio da parte dei consumatori più attenti.

Il vero e unico re dei formaggi lodigiani è il granone lodigiano. Nei diari dei casari, vere enciclopedie di scienza e di esperienza, oggi divenuti manuali di tecnica casearia, il granone veniva chiamato 'formaggio all'uso lodigiano'.

Mascarpone

Il formaggio mascarpone è un lodigiano purosangue deve il suo nome alla parola dialettale lodigiana mascherpa che indica il fenomeno di agglomerazione della panna del latte. Infatti il vero mascarpone è il prodotto della coagulazione della panna fresca precedentemente riscaldata a bagnomaria a 90 C.

Panerone o Pannerone

Il formaggio che più mi sta a cuore e per la cui sopravvivenza mi sono battuto tenacemente è il panerone. Deriva il suo nome dalla parola dialettale lombarda "panera", che significa panna, cioè la crema del latte.

La Tortionata

La Tortionata è il dolce che più caratterizza il territorio. Viene infatti descritta nelle specialità lombarde come 'dolce tipico lodigiano'. E' una torta di mandorle che vanta antiche origini: la ricetta è stata codificata nel 1885 dal pasticcere lodigiano Alessandro Tacchinardi ma presumibilmente risale al tardo medioevo, avendo le caratteristiche tipiche dei dolci dell'epoca.

Il biscotto di Codogno

E' il 'dolce' lodigiano che sembra vantare la più antica registrazione del marchio d'impresa e dunque una propria produzione tipica.

La cotognata

La cotognata, marmellata in cubetti ricoperti di zucchero, deve il suo nome alle mele cotogne e dunque è dolce tipico delle zone di produzione del frutto. I codognesi ne attribuiscono l'origine al proprio territorio dove, in passato, la coltivazione del melo era ampia.

Turta de Casal

La Torta di Casale, la cui origine si perde nella notte dei tempi, è sicuramente una torta nata come 'arte povera', fatta in casa. La ricetta è molto semplice. Tre gli ingredienti regolati da precise proporzioni.

I Calissoni

L'origine della ricetta e del nome è incerta ma i Calissoni, biscotti gustati da almeno una generazione di abitanti di Casalpusterlengo, hanno le carte in regola per diventare nel tempo un prodotto tipico.

Gli amaretti di Sant'Angelo

Tra  i migliori amaretti prodotti in Italia vi sono quelli di Sant'Angelo Lodigiano: Renzo Rozza, pasticciere di Sant'Angelo ora in pensione, non ha dubbi. E cita un lungo elenco di premi vinti dagli amaretti barasini, sin dall'800, nelle fiere campionarie italiane e internazionali.