Comune di Zelo Buon Persico - Sec. XIII anno 1757

Ultima modifica 2 maggio 2021

La località di "Agello" è documentata almeno dall'836 (Agnelli 1917 a), ma l'esistenza di organismi comunali è attestata dal 1219, quando i quattro consoli e i procuratori del comune vendettero il "castrum" al comune di Lodi (CDL II 1).

In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune – dal 1546 infeudato ai principi Tassis (Agnelli 1917 a) – apparteneva al Vescovato superiore (Tassa dei cavalli).
Alla metà del Settecento aggregava il "cassinaggio di San Pedrino Giussana (Compartimento Ducato di Milano, 1751); secondo l'indice delle pievi del 1753 risulta ancora compreso nel vescovato superiore.
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all'applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Zelo Buon Persico risulta compreso nella II delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l'organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

La riforma stabilita nel 1757 restò in vigore sino al 1786, anno durante il quale il governo austriaco decretò una nuova riorganizzazione dello Stato che prevedeva la suddivisione del territorio in otto province (Milano, Mantova, Pavia, Cremona, Lodi, Como, Bozzolo e Gallarate). In forza dell'editto del 26 settembre 1786, il comune faceva parte della provincia di Lodi e, in particolare, della II Delegazione, Vescovato di sopra (editto 26 settembre 1786 c).

Secondo la legge dell' 1 maggio 1798 di organizzazione del dipartimento dell'Adda, Zelo Buon Persico faceva parte del distretto di Melzo (legge 12 fiorile anno VI a). L'assetto politico – amministrativo stabilito con tale la legge, però, venne superato poco dopo.

Il 26 settembre 1798 venne emanata la legge di organizzazione di diversi dipartimenti della Repubblica, tra i quali quelli relativi ai comuni del Lodigiano: il dipartimento dell'Alto Po e quello dell'Olona (legge 5 vendemmiale anno VII). Il comune venne incluso nel distretto VII del dipartimento dell'Alto Po.
Dopo i rovesci del 1799 e l'effimera restaurazione austriaca, il 13 maggio 1801 venne ripristinato il dipartimento dell'Alto Po (legge 23 fiorile anno IX), suddiviso in soli quattro distretti (Cremona, Lodi, Crema e Casalmaggiore). Il comune divenne parte del III distretto, con capoluogo Lodi.
Secondo la compartimentazione relativa all'organizzazione del territorio del Regno d'Italia in dipartimenti, distretti, cantoni e comuni (decreto 8 giugno 1805), il comune era compreso nel distretto III di Lodi, Cantone II di Paullo. Era inoltre un comune di III classe e contava 626 abitanti.

Nel 1809 venne introdotta una nuova organizzazione territoriale che prevedeva l'aggregazione di più comuni in un unico comune denominativo. Zelo Buon Persico, facente parte del distretto III di Lodi, cantone II di Paullo, fu uno dei comuni scelti come comune denominativo: gli vennero aggregati Bisnate e Casolate (decreto 4 novembre 1809 c).

Con l'ativazione dei comuni in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Zelo Buon Persico con la frazione Bisnate, inserito nella provincia di Lodi e Crema, apparteneva al distretto II omonimo (notificazione 12 febbraio 1816).

La compartimentazione del 1844 lasciò in buona parte inalterata l'organizzazione della provincia in nove distretti. Nel 1844 il comune apparteneva al distretto di Paullo (notificazione 1 luglio 1844).

In seguito alla notificazione del 23 giugno 1853 i distretti della provincia di Lodi e Crema, per composti dallo stesso numero di comuni, passarono da nove a sette. Il comune, a differenza del passato, entrò a fare parte del distretto di Lodi (notificazione 23 giugno 1853).

In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Zelo Buon Persico con 1.072 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Paullo, circondario II di Lodi, provincia di Milano. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.105 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Nel 1869 al comune di Zelo Buon Persico vennero aggregati i soppressi comuni di Casolate, Mignette e Villa Pompeiana (R.D. 29 gennaio 1869, n. 4865). Popolazione residente nel comune: abitanti 2.083 (Censimento 1871); abitanti 2.231 (Censimento 1881); abitanti 2.281 (Censimento 1901); abitanti 2.325 (Censimento 1911); abitanti 2.518 (Censimento 1921).
Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Milano della provincia di Milano.
In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.370 (Censimento 1931); abitanti 2.313 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Zelo Buon Persico veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.586 (Censimento 1951); abitanti 2.827 (Censimento 1961); abitanti 2.952 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Zelo Buon Persico aveva una superficie di ettari 1.871.

Distretto II di Zelo Buonpersico

In base al compartimento territoriale delle province lombarde nel regno Lombardo-Veneto (notificazione 12 febbraio 1816), Zelo Buonpersico fu designato come capoluogo del distretto II della provincia di Lodi e Crema, comprendente i 30 comuni di Arcagna, Bisnate, Casolate, Cassino d'Alberi, Cazzano, Cervignano, Cologno, Comazzo, Dresano, Galgagnano, Gardino, Isola Balba, Lavagna, Marzano, Merlino, Mignette, Modignano, Montanaso, Mulazzano, Muzzano, Paullo, Quartiano, Sordio, Tavazzano, Tribiano, Vaiano, Villa Pompeana, Villambrera, Virolo, Zelo Buonpersico.

Con il decreto governativo 22 gennaio 1841 il comune di Bisnate entrò a fare parte di quello di Zelo Buon Persico; Gardino e Lavagna entrarono a far parte di Comazzo; Marzano, Cazzano e Vaiano furono aggregati a Merlino; Muzzano fu aggregato a Mignette; Virolo fu aggregato a Mulazzano e Villambrera fu aggregato a Paullo (decreto 22 gennaio 1841).

Nel compartimento territoriale delle province lombarde del regno Lombardo-Veneto (notificazione 1 luglio 1844), il capoluogo del distretto II della provincia di Lodi e Crema, risulta trasferito da Zelo Buonpersico a Paullo.