Rumore
ll rumore è stato sempre un problema importante per l'uomo, visti gli effetti che genera principalmente al sistema nervoso centrale
Ad esempio nell'antica Roma esistevano regole che vietavano, di notte, l'utilizzo delle ruote rivestite di ferro che a contatto con la pavimentazione, provocavano rumore ed interrompevano il sonno degli abitanti.
In determinate città dell'Europa medioevale, il trasporto di merci o di persone a cavallo non era autorizzato durante il periodo notturno.
Tuttavia, i problemi di rumore del passato sono incomparabili con quelli della società moderna (infatti rispetto al passato vi sono nuove importanti sorgenti quali:
- numero immenso di autoveicoli che attraversano regolarmente le nostre città e le campagne;
- gli aerei ed i treni incrementano in modo non trascurabile i livelli di rumore;
- le attività produttive emettono alti livelli acustici come anche i centri di divertimento.
Rispetto ad altre sostanze inquinanti, il controllo di rumore ambientale è stato condotto con una conoscenza insufficiente degli effetti sugli esseri umani e con una mancanza di test di verifica definitivi. Gli effetti del rumore sono così diversi che a lungo andare possono provocare conseguenze sulla salute.
In questa prospettiva, le azioni pratiche e di controllo dell'esposizione al rumore ambientale sono essenziali. Tali azioni devono essere basate sulla valutazione scientifica adeguata dei dati disponibili e in modo particolare sugli effetti e sui rapporti tra livello d'inquinamento acustico e risposta ambientale.
Come dichiarato dall'Organizzaizione Mondiale della Sanità- OMS "nei paesi dell'unione europea circa il 40 % della popolazione è esposta a rumore di traffico stradale con un livello di pressione sonora è superiore a 55 dB(A) di cui il 20 % è esposta a livelli che eccedono i 65dB(A). Considerando l'intera esposizione dovuta al rumore prodotto dal traffico veicolare circa la metà dei cittadini dell'unione europea si ritiene che vivano in zone in cui non vi è presente un adeguato confort acustico. Più del 30 % sono esposti di notte a livelli di rumore che eccedono i 55dB(A).
Il problema d'inquinamento acustico è anche critico nei paesi in via di sviluppo e causato principalmente da traffico. I dati raccolti nelle strade ad alta densità veicolare hanno livelli di rumore nelle 24 ore di 75 - 80dB(A). L'obiettivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è quello di consolidare la conoscenza scientifica reale sugli effetti del rumore sulla salute e fornire indicazioni ai servizi sanitari ed ai professionisti ambientali che provano a proteggere la gente dagli effetti nocivi di rumore negli ambienti non industriali.
La legge quadro 447/95 definisce l'inquinamento acustico l'inizio di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare:
- fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane,
- pericolo per la salute umana,
- deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
DEFINIZIONI
Livello di rumore ambientale:
è il livello di rumore prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un luogo e durante un determinato tempo
Livello di rumore residuo:
è il livello di rumore che si rileva quando si esclude la sorgente disturbante.
Livello differenziale di rumore:
è la differenza tra il livello di rumore ambientale e quello di rumore residuo.
Livello di emissione:
è il livello di rumore dovuto alla sorgente specifica. E' il livello che si confronta con i limiti di emissione.
Valore limite di immissione:
è il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.
Valore di attenzione:
è il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente.
Valori di qualità:
sono i valori di rumore da conseguire per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge quadro sull'inquinamento acustico.
LIMITI DI RUMORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI
All'interno degli ambienti abitativi, il rilevamento deve essere eseguito sia a finestre aperte che chiuse, al fine di individuare la situazione più gravosa.
Il livello differenziale di rumore è la differenza tra il livello di rumore ambientale (cioè quello presente quando è in funzione la sorgente di rumore disturbante) e il livello di rumore residuo (cioè il rumore di fondo). Il livello differenziale di rumore non deve superare i seguenti valori limite differenziali di immissione:
- 5 dB(A) per il periodo diurno (6-22);
- 3 dB(A) per il periodo notturno (22-6).
I valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi:
- se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;
- se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
LIMITI DI RUMORE NELL'AMBIENTE ESTERNO
All'interno degli ambienti abitativi, il rilevamento deve essere eseguito sia a finestre aperte che chiuse, al fine di individuare la situazione più gravosa.
Il livello differenziale di rumore è la differenza tra il livello di rumore ambientale (cioè quello presente quando è in funzione la sorgente di rumore disturbante) e il livello di rumore residuo (cioè il rumore di fondo). Il livello differenziale di rumore non deve superare i seguenti valori limite differenziali di immissione:
- 5 dB(A) per il periodo diurno (6-22);
- 3 dB(A) per il periodo notturno (22-6).
I valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi:
- se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;
- se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
LIMITI DI RUMORE NELL'AMBIENTE ESTERNO
I valori limite di emissione, i valori limite assoluti di immissione, i valori di attenzione e di qualità validi per l'ambiente esterno dipendono dalla classificazione acustica del territorio, che è di competenza dei comuni e che prevede l'istituzione di 6 zone, da quelle particolarmente protette (parchi, scuole, aree di interesse urbanistico) fino a quelle esclusivamente industriali, con livelli di rumore ammessi via via crescenti.
L’Inquinamento acustico oggi è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita nelle città.
La Legge Quadro 447 del 26/10/1995 ed i relativi decreti attuativi stabiliscono un limite massimo di emissione per i rumori ambientali, oltre a fornire una definizione di inquinamento acustico, stabilisce dei valori limite di emissione per i rumori ambientali.
Il rumore in ambito urbano è dovuto alla presenza di numerose sorgenti quali le infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie,) e le attività rumorose (ad esempio attività industriali e artigianali, pub, impianti di condizionamento a servizio di attività commerciali,).
L’attuale contesto normativo assegna ai Comuni nel contesto della Legge Quadro 447 del 26/10/1995 ed i relativi decreti attuativi il ruolo di Ente di riferimento per la prevenzione ed il risanamento dell'inquinamento acustico prodotto in ambiente esterno da impianti o attrezzature utilizzati per attività produttive, commerciali o professionali e dalle infrastrutture di trasporto gestite dal Comune.
Oltre ai limiti della classificazione acustica il rumore prodotto per esigenze produttive, commerciali e professionali deve rispettare anche i cosiddetti limiti differenziali (differenza tra il rumore misurato con sorgente disturbante attiva e sorgente disturbante spenta).
Giova segnalare in ultimo quanto viene indicato dai codici in materia di rumore:
Codice Penale art. 659 “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”:
Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a lire seicentomila.
Si applica l’ammenda da lire duecentomila a un milione a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell’Autorità.
Codice Civile art. 844 “Immissioni”:
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.
Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso.
Di seguito si riporta quanto legiferato nel tempo da parte di Regione Lombardia.
LEGGE REGIONALE 10 AGOSTO 2001, N. 13 “Norme in materia di inquinamento acustico”, attuativa della Legge Quadro, stabilisce i criteri in base ai quali i comuni devono procedere alla classificazione del proprio territorio in zone acusticamente omogenee ed affrontata i seguenti temi: previsione di impatto acustico e di clima acustico, regolamentazione per il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di attività rumorose a carattere temporaneo, piani di risanamento comunali.
DELIBERA GIUNTA REGIONE LOMBARDIA 8 MARZO 2002, N. VII/8313 “Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico”, riguarda la documentazione in oggetto per le attività suddette, comprese discoteche, circoli privati, pubblici esercizi, impianti sportivi. Definisce le procedure e gli aspetti tecnici della valutazione previsionale del clima acustico
DELIBERA GIUNTA REGIONE LOMBARDIA 12 LUGLIO 2002, N. VII/9776 “Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale", riguarda, per sommi capi, le infrastrutture stradali e ferroviarie, le attività e le aree di rispetto aeroportuali, le infrastrutture ed impianti produttivi e commerciali, le aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all'aperto, l'Azzonamento Acustico, la corrispondenza tra destinazioni urbanistiche e classi acustiche.
Di seguito è possibile visualizzare la planimetria che suddivide il territorio in base alla
I cittadini possono rivolgersi all’Ufficio Ambiente se ritengono che il rumore ambientale generato SOLO da impianti o attrezzature utilizzati per attività produttive, commerciali o professionali oltrepassi i limiti consentiti dalla Legge.