Educativa di strada: a zelo un percorso con i giovani per prevenire e contrastare il disagio
(Zelo Buon Persico, 31 luglio 2023)
Sono circa 40 i ragazzi che dal termine della pandemia ad oggi a Zelo Buon Persico si sono avvicinati agli operatori dedicati al servizio di educativa di strada, cercando ascolto e confronto con il mondo adulto. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Mosaico” e il supporto di Protezione civile, Croce rossa, parrocchia e forze dell’ordine punta ad intercettare i ragazzi nei loro luoghi di ritrovo e nelle scuole per creare spazi protetti di dialogo sulle difficoltà quotidiane, aumentare l’informazione e la consapevolezza nelle scelte, promuovere momenti di aggregazione e coinvolgere i giovani nella vita della comunità.
I risultati del percorso intrapreso sono stati condivisi in un incontro pubblico, la sera di venerdì 28 luglio, in piazza Italia. Presenti il sindaco Angelo Madonini e il vicesindaco Daniela Brocchieri, Francesco Cavalli de Il Mosaico, responsabile di progetto, il maggiore Gabriele Schiaffini, comandante di Compagnia dei Carabinieri di Lodi, il brigadiere Giardiello della stazione dei Carabinieri di Zelo, Claudio Festari, comandante della Polizia locale dell’Unione Nord Lodigiano, i volontari delle associazioni, il vicario parrocchiale della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, don Carlo Mazzucchi.
«Durante i tavoli di coordinamento per la sicurezza in Prefettura a Lodi e dal confronto con i sindaci del territorio è emersa forte la preoccupazione per i comportamenti a rischio assunti da tanti dei nostri giovani che spesso purtroppo sfociano in schiamazzi, vandalismi e violenze. Ci siamo chiesti come comprendere meglio le ragioni del disagio e come trasmettere informazioni, messaggi e modelli alternativi per far si che episodi del genere non si ripetano», queste le parole del sindaco Madonini che ha poi evidenziato la decisione di ricorrere all’esperienza dell’educativa di strada che a Zelo ha dato primi risultati incoraggianti.
«In stretta sinergia con l’amministrazione - ha proseguito il dott. Cavalli -, abbiamo intrapreso il percorso prima della pandemia, poi sospeso, e finalmente ripartito con modalità differenti, in particolare l’allestimento, ogni mercoledì pomeriggio, di un Infopoint, un gazebo dove si distribuiscono materiali informativi di vario genere e si cerca di stabilire una connessione con i ragazzi. L’esperienza più bella è nata con una decina di loro: ci hanno chiesto informazioni e raccontato serate, alcune finite non proprio nel migliore dei modi. Il confronto è un primo step per aiutarci a costruire un progetto che renda i giovani protagonisti e stimoli l’aggregazione».
Gli incontri con gli educatori si sono svolti anche a scuola, rivolti agli studenti della secondaria di primo grado: «I ragazzi hanno posto domande e raccontato situazioni di disagio, scoprendo nell’educatore una figura alleata e disponibile al dialogo - ha spiegato il vicesindaco Brocchieri -. L’obiettivo , è riprendere il tour, nel prossimo anno scolastico, coinvolgendo anche i genitori per rafforzare e ampliare il dialogo e la consapevolezza».
Rassicurazioni sulla condizione giovanile sul territorio zelasco sono arrivate dal maggiore Schiaffini: «Zelo Buon persico non è in preda a un’emergenza criminale o di baby gang, termine che andrebbe usato con molta cautela. I numeri parlano di una realtà relativamente tranquilla, tanto che potremmo definirla un’“isola felice”, soprattutto se paragonata con altre aree del basso Milanese». Schiaffini, insieme al comandante della Polizia locale Festari, ha ricordato infine l’azione di prevenzione svolta nelle scuole e l’impegno delle forze dell’ordine nei servizi di pattugliamento, compatibilmente con le forze a disposizione, invitando i cittadini a mantenere un rapporto stretto con le stazioni locali.
