Il terzo settore protagonista della casa di comunità di zelo buon persico: in un incontro con asst, illustrate le opportunità di assistenza ai cittadini offerte dal nuovo hub
(Zelo Buon Persico, 9 luglio 2023)
Uno strumento di prossimità assistenziale fondato sulla collaborazione con il mondo del volontariato e dell’associazionismo: è il nuovo modello di intervento sanitario, teorizzato dal Recovery Plan, che si concretizza nelle Case di comunità. Zelo Buon Persico sarà protagonista della riforma, ospitando una delle cinque strutture previste, e in parte già realizzate del Lodigiano, nella ex scuola di piazza don Pozzoni, concessa dal comune in comodato d’uso all’Asst di Lodi.
Della nuova politica sanitaria e dello stato di avanzamento della progettazione dell’hub zelasco si è parlato nel pomeriggio di venerdì 7 luglio, nella sala polifunzionale del Centro anziani “Filo d’Argento” di Zelo, alla presenza del Direttore generale Salvatore Gioia di Asst Lodi e del Direttore socio sanitario Enrico Tallarita.
Ad aprire i lavori, il sindaco di Zelo Angelo Madonini, presente con il vicesindaco Daniela Brocchieri: «Dopo diversi incontri con i vertici della nostra azienda sanitaria, iniziati fin dall’estate 2021, e un primo tavolo di coordinamento con i rappresentanti degli enti locali, che abbiamo organizzato a Zelo, crediamo sia fondamentale proseguire nel percorso di informazione e confronto sulla futura Casa di comunità con un secondo appuntamento, aperto oggi anche ai referenti del terzo settore del territorio per comprenderne meglio i possibili ruoli e le opportunità di coinvolgimento».
Oltre ai gruppi associativi, all’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei comuni dell’ambito, nello specifico Cervignano D’Adda (sindaco Maria Pia Mazzucco), Comazzo (sindaco Italo Vicardi), Galgagnano (consigliere Roberto Ciriello), Lodi Vecchio (assessore Simone Fabiano), Montanaso (sindaco Luca Ferrari), Merlino (consigliere Giorgio Perego), Mulazzano (sindaco Silvia Giudici), Sordio (sindaco Salvatore Iesce e assessore Teresa Tessin), Tavazzano (assessore Enrica Carelli).
Secondo quanto riportato dal Direttore Gioia, il pannello dei fornitori che opereranno nella nuova struttura è già stato selezionato tramite una gara aggiudicata il 27 giugno scorso sulla piattaforma regionale Aria. Asst procederà quindi nelle prossime settimane alla progettazione esecutiva, prevedendo la consegna del cantiere entro la fine dell'anno.
«Dal punto di vista strutturale, l’hub di Zelo sarà tra i più moderni ed efficienti in Lombardia - ha affermato Gioia -. In termini di servizi creeremo un presidio socio sanitario vicino al territorio, dotato di ambulatori, di un punto prelievi, di un centro unico prenotazioni, integrabili con le attività di assistenza sociale. Grazie all'azione sinergica tra Asst, enti locali, operatori dei servizi sociali, volontari i bisogni dei cittadini troveranno una risposta coordinata, anche nei casi che non rientrano nelle competenze specifiche di un solo soggetto. Pensiamo, ad esempio, agli anziani soli, per i quali la privazione di socialità rischia di accelerare il decadimento cognitivo: in queste situazioni potrà entrare in gioco la Casa di comunità, mettendo in rete servizi di prevenzione».
Nell'hub di Zelo, come illustrato da Tallarita, convergeranno studi per i medici di medicina generale, ambulatori di specialità, tra cui oculistica, diabetologia e geriatria, e servizi di diagnostica di base, compreso un punto prelievi. Saranno presenti gli infermieri di comunità, per la presa in carico e il monitoraggio dei pazienti cronici o fragili individuati dal medico di medicina generale, uno sportello psicologico e spazi dedicati alle attività di volontariato. Da sottolineare che l'offerta di servizi del centro non esclude la possibilità che gli stessi continuino ad essere erogati nelle sedi presenti sul territorio, né che i pazienti possano essere indirizzati verso altri presidi ospedalieri dell'azienda, quando necessario, per garantire celerità e un trattamento adeguato.
Durante l'incontro sono stati diversi gli auspici e le aspettative sulla nuova Casa di comunità emersi dal pubblico che ha ottenuto rassicurazioni da Asst, in particolare riguardo alla concreta possibilità di ridurre i tempi di attesa per visite e controlli, alla maggior efficacia nella presa in carico dei pazienti e a una comunicazione continua e diretta alle associazioni e ai cittadini sulle opportunità offerte dalla riforma.